Quello del Rosario Perpetuo è un movimento laicale apostolico di preghiera, guidato dai Padri Domenicani e iniziato nel sec. XVII. L’opera consiste nell’impegno personale di un’Ora di preghiera, con la meditazione dei misteri del Rosario, una volta al mese, da soli o in gruppo: è chiamata “l’Ora di Guardia“.
La storia del Rosario Perpetuo si inserisce in quella del Rosario in genere, quale ramo di un unico albero. Le associazioni o gruppi del Rosario Perpetuo, infatti, sono da considerarsi come un’indovinata forma di vivere la devozione del Rosario, iniziata nel secolo XVII. Oggi indichiamo il Rosario Perpetuo come: “Un’Associazione laicale e apostolica di preghiera con il Rosario“. Gli associati che formano i numerosi gruppi diffusi in tutta Italia e molti anche all’estero, s’impegnano a fare mensilmente “L’Ora di Guardia” che consiste nella recita e contemplazione dei Misteri del Rosario. L’impegno preso dagli associati, singolarmente o in gruppo, è coordinato dalla Direzione Nazionale, che ha sede in S. Maria Novella di Firenze, in modo tale che 24 ore su 24 di ogni giorno venga, da alcuni iscritti, recitato il Rosario. Da qui il nome di «Associazione del Rosario Perpetuo».
«La ripetizione si alimenta del desiderio di una conformazione sempre più piena a Cristo, vero “programma” della vita cristiana (…). Il Rosario ci aiuta a crescere in questa conformazione fino al traguardo della santità» (RVM, 26).
Storia
L’inizio della storia dell’Associazione del Rosario Perpetuo è legata al periodo della peste del secolo XVII e all’idea-forza della “mutuabilità” della preghiera, predicata da alcuni domenicani. Ispirandosi alla dottrina della «comunione dei santi» e sull’esempio concreto delle cooperazioni operaie del tempo, ripetendo l’esperienza del beato Alano de la Roche per la formazione delle Confraternite del Rosario, i domenicani Petronio Martini a Bologna e P. Timoteo Ricci (†1643) a Firenze ne furono zelanti propagatori.
Riferimenti
- Per informazioni: Luciana Schioser De Bortoli